domenica 8 settembre 2013

Jakarta, 4 settembre 2013

Pericoli non meno rischiosi è toccato a noi, oggi, affrontare nella giungla metropolitana. Siamo andati al pasar antik ( il mercato delle pulci) a Surabaya, nel centro della città a comprare puppets. E’ stato bello incontrare un famoso marionettista, Tizar Purbaya, appartenente ad una famiglia che da generazioni trasmette i suoi segreti da padre in figlio, Sarah gli ha chiesto di mostrarle alcuni movimenti che compie per far muovere le marionette wayang e lui lo ha fatto, con grande gioia mia e sua. Dopo, eravamo così cariche di personaggi acquistati che abbiamo cercato di fermare un taxi, mostrando l’indirizzo dell’hotel e contrattando prima il prezzo. Ma sia l’uno che l’altro tassista con grandi gesti di rifiuto si sono allontanati di gran carriera. Forse perché c’era una manifestazione di Federmeccanici e c’era troppo traffico? Abbiamo ripiegato su un helicak, un trabiccolo motorizzato su tre ruote, con una cabina montata dietro per noi poveri passeggeri sballottolati nel traffico frenetico di Giacarta con al volante. La strada è diventata una pista da slalom tra centinaia di veicoli: moto, auto, bus,taxi. Nonostante le strade siano rumorose e affogate nello smog la gente vi soggiorna come fosse a casa propria, vi mangia, vi dorme, vi sosta notte e giorno. I marciapiedi sono occupati da baracchini che vendono di tutto e dove si improvvisa una cucina mordi e fuggi su fornelli di fortuna, su slarghi e marciapiedi meno stretti vengono stesi giornali e cartoni sui quali intere famiglie si sdraiano. Forse non hanno casa, forse fa troppo caldo, sono questi i nostri dubbi, ma i più giovani tra loro ci sorridono con un tablet o uno smartphone tra le mani. Anna























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