Questo è il Blog con cui l'associazione "la Bottega dei Mondi Impossibili" promuove il Teatro e racconta delle sue iniziative e proposte!
domenica 1 dicembre 2013
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venerdì 27 settembre 2013
Roma, 27 settembre 2013
OSSERVAZIONI ASTRONOMICHE & "IL TOPONAUTA"
La Bottega dei Mondi Impossibili nella serata del 27 settembre 2013 propone una iniziativa di divulgazione Astronomica e Teatro aperta gratuitamente al pubblico di ogni età.
L'evento vedrà la collaborazione di numerosi Ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Roma "La Sapienza" e di Astrofili esperti che si metteranno, per una sera a disposizione del pubblico che parteciperà, per rispondere a domande, curiosità e suscitare nuovo interesse verso l'Astronomia.
Largo spazio verrà dato anche all'Osservazione Diretta del Cielo utilizzando i numerosi telescopi che verranno allestiti sul piazzale della Passeggiata del Gianicolo.
E per i più piccini..........."IL TOPONAUTA"!!!!!! Studio d'Ombre che... "racconta per immagini le avventure di un topo inventore sogna di viaggiare nello spazio alla ricerca del pianeta di formaggio. Dopo uno studio meticoloso di formule e diagrammi riesce a costruire un razzo spaziale che gli consente di partire per l'Universo e di diventare un vero Toponauta. Quali incontri farà il nostro eroe alla scoperta di stelle e pianeti? Riuscirà a coronare il suo sogno?"
ACCORRETE NUMEROSIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
domenica 8 settembre 2013
Jakarta, 6 settembre 2013
Il problema più grosso di Giacarta è il suo cattivo odore, dovuto non
solo allo smog, ma alle fogne a cielo aperto, nei cui canali si rischia
di continuo di cadere. E’ importante camminando, vedere bene, dove si
poggiano i piedi perché oltre ai pavimenti dissestati e con buche
dovunque, si trovano a distanza di pochi metri botole al di sotto delle
quali scorrono i liquami. In alcuni punti li si versa direttamente dalla
strada, lì certo vengono convogliate le acque piovane, come quelle
della pulizia delle case.
Ma i cittadini non sembrano preoccuparsene molto e accanto a quelle
botole maleodoranti, mangiano e dormono. Molti, però, circolano con le
mascherine sulla bocca.
Nelle zone centrali, quelle intorno al Museo nazionale, invece, ci sono
giardini molto curati e i giardinieri sono all’opera ogni giorno. A
Glodok, dove siamo andati oggi, non c’è nulla di tutto questo. Qui vive
la comunità cinese di Giacarta, buddista o taoista, nel quartiere ci
sono i loro templi, è qui che un gruppo di fedeli seduti per terra,
poverissimi, ci ha salutato offrendoci il loro cibo, un gatto intanto
addentava un passero, la sua preda appena cacciata.
Sorrisi e sguardi dei cinesi di Glodok, capelli sciolti e abiti meno
morigerati, al confronto, però, i più svestiti siamo sempre noi.
Bancarelle di frutta e merci varie a Glodok, anche quelle di rane pelate
e granchi .
Povertà e dignità a Gladok, dove sui muri scrostati si arrampicano
piante in fiore e dove i tetti rossi fanno concorrenza alle lanterne
cinesi.
Anna
Anna
Jakarta, 5 settembre 2013
Il festival ha in calendario anche eventi che si svolgono per strada,
aperti al pubblico e gratuiti. Oltre alla parata inaugurale, gli attori a
turno incontrano il pubblico in città. Ma gli spettacoli più seguiti e
amati sono quelli che si tengono di notte, a partire dalle 21 fino
alle 3,30 e che sono interpretati dalle più famose compagnie
indonesiane di teatro d’ombre wayang.
Stasera, nel Parco dedicato al Monumento nazionale, si è esibito Ki
sigit Aryanto, tra i dalang più noti dell’Indonesia. Il dalang è il
cantastorie e marionettista dei wayang kulit ( le marionette incise nel
cuoio e dipinte) che muove i suoi personaggi dietro un telo illuminato
dal retro, con l’effetto che le ombre viste dall’altra parte risultano
molti grandi e suggestive.
Era accompagnato da un coro femminile di sei voci e da un’orchestra di
tamburi, xilofoni, gong e angklung (tubi di bambù agitati per produrre
suono) e flauti. In diretta veniva digitata e video proiettata in
inglese, per (il pubblico dei festivalieri) la traduzione dei principali
passaggi della storia tratta dal poema epico Ramayana. Il dalang dava
voce e movimento ai numerosi personaggi calamitando l’attenzione del
pubblico che sussurrava le parole e i canti sottovoce con esplosione di
applausi alla fine di ogni combattimento nel quale il male veniva
sconfitto.
Nella piazza la solita parata di bancarelle, guaritori e ambulanti. E’
lì che Mariantonietta è stata avvicinata da un vecchio che dopo la
domanda di rito “where do you come from?”le ha mostrato alcuni Euro,
chiedendogliene un po’ per la sua “collezione”. Più avanti, rientrando
in hotel in macchina ci siamo imbattuti in un finto vigile che ad un
incrocio dirigeva il traffico notturno, ricevendone in cambio qualche
moneta.
Anna
Anna
Jakarta, 4 settembre 2013
Pericoli non meno rischiosi è toccato a noi, oggi, affrontare nella giungla metropolitana.
Siamo andati al pasar antik ( il mercato delle pulci) a Surabaya, nel centro della città a comprare puppets. E’ stato bello incontrare un famoso marionettista, Tizar Purbaya, appartenente ad una famiglia che da generazioni trasmette i suoi segreti da padre in figlio, Sarah gli ha chiesto di mostrarle alcuni movimenti che compie per far muovere le marionette wayang e lui lo ha fatto, con grande gioia mia e sua. Dopo, eravamo così cariche di personaggi acquistati che abbiamo cercato di fermare un taxi, mostrando l’indirizzo dell’hotel e contrattando prima il prezzo. Ma sia l’uno che l’altro tassista con grandi gesti di rifiuto si sono allontanati di gran carriera. Forse perché c’era una manifestazione di Federmeccanici e c’era troppo traffico? Abbiamo ripiegato su un helicak, un trabiccolo motorizzato su tre ruote, con una cabina montata dietro per noi poveri passeggeri sballottolati nel traffico frenetico di Giacarta con al volante. La strada è diventata una pista da slalom tra centinaia di veicoli: moto, auto, bus,taxi.
Nonostante le strade siano rumorose e affogate nello smog la gente vi soggiorna come fosse a casa propria, vi mangia, vi dorme, vi sosta notte e giorno. I marciapiedi sono occupati da baracchini che vendono di tutto e dove si improvvisa una cucina mordi e fuggi su fornelli di fortuna, su slarghi e marciapiedi meno stretti vengono stesi giornali e cartoni sui quali intere famiglie si sdraiano. Forse non hanno casa, forse fa troppo caldo, sono questi i nostri dubbi, ma i più giovani tra loro ci sorridono con un tablet o uno smartphone tra le mani.
Anna
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